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Correlazioni in Medicina



Nivolumab adiuvante più Ipilimumab o Nivolumab da solo rispetto a placebo nei pazienti con melanoma resecato in stadio IV senza evidenza di malattia: studio IMMUNED


Lo studio IMMUNED ha precedentemente mostrato miglioramenti significativi nella sopravvivenza libera da recidiva per Nivolumab adiuvante più Ipilimumab e per Nivolumab adiuvante da solo nei pazienti con melanoma in stadio IV senza evidenza di malattia dopo resezione o radioterapia.

E' stata riportata l'analisi finale, compresi i dati di sopravvivenza globale.

IMMUNED era uno studio di fase 2 in doppio cieco, controllato con placebo, a tre bracci, condotto in 20 Centri medici accademici in Germania.
I pazienti eleggibili avevano un'età compresa tra 18 e 80 anni con melanoma in stadio IV senza evidenza di malattia dopo intervento chirurgico o radioterapia.

I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a Nivolumab ( Opdivo ) più Ipilimumab ( Yervoy ) ( Nivolumab 1 mg/kg più Ipilimumab 3 mg/kg ogni 3 settimane per quattro dosi seguite da Nivolumab 3 mg/kg ogni 2 settimane ), Nivolumab in monoterapia ( Nivolumab 3 mg/kg ogni 2 settimane ) oppure placebo corrispondente, fino a 1 anno.

L'endpoint primario era la sopravvivenza libera da recidiva nella popolazione intent-to-treat ( ITT ).
Gli endpoint secondari erano il tempo alla recidiva, la sopravvivenza globale ( OS ), la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) o la sopravvivenza libera da recidiva 2 ( RFS2 ) ( nei pazienti nel gruppo placebo passati a Nivolumab in monoterapia dopo aver manifestato recidiva della malattia ) e gli endpoint di sicurezza.

Tra il 2015 e il 2018, 175 pazienti sono stati arruolati nello studio e 167 sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Nivolumab più Ipilimumab ( n=56 ), Nivolumab più placebo corrispondente a Ipilimumab ( n=59 ) o controllo con doppio placebo ( n=52 ).

A un follow-up mediano di 49.2 mesi, la sopravvivenza libera da recidiva a 4 anni è stata del 64.2% nel gruppo Nivolumab più Ipilimumab, 31.4% nel gruppo Nivolumab da solo e 15.0% nel gruppo placebo.
L'hazard ratio ( HR ) per la recidiva per il gruppo Nivolumab più Ipilimumab rispetto al placebo è stato pari a 0.25 ( P minore di 0.0001 ) e per il gruppo Nivolumab rispetto al placebo è stato di 0.60 ( P=0.024 ).

La sopravvivenza globale mediana non è stata raggiunta in nessun gruppo di trattamento.
L'hazard ratio per la sopravvivenza globale è stato significativamente a favore del gruppo Nivolumab più Ipilimumab rispetto al placebo ( HR=0.41; P=0.040 ), ma non per il gruppo Nivolumab rispetto al placebo ( HR=0.75; P=0.44 ).

La sopravvivenza globale a 4 anni è stata dell'83.8% nel gruppo Nivolumab più Ipilimumab, 72.6% nel gruppo Nivolumab da solo e 63.1% nel gruppo placebo.
La sopravvivenza mediana libera da progressione o la sopravvivenza libera da recidiva 2 dei pazienti nel gruppo placebo che sono passati a Nivolumab in monoterapia dopo aver avuto una recidiva di malattia non è stata raggiunta.

I tassi di eventi avversi correlati al trattamento di grado 3-4 sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto al report precedente, si sono verificati nel 71% dei pazienti del gruppo Nivolumab più Ipilimumab e nel 29% dei pazienti trattati con Nivolumab da solo.

Non ci sono stati decessi correlati al trattamento.

Entrambi i regimi attivi hanno continuato a mostrare una sopravvivenza libera da recidiva significativamente migliorata rispetto al placebo nei pazienti con melanoma in stadio IV senza evidenza di malattia, ad alto rischio di recidiva.
La sopravvivenza globale è risultata significativamente migliore per i pazienti trattati con Nivolumab più Ipilimumab rispetto al placebo.
L'uso della successiva terapia a base di anti-PD-1 è stato elevato nei pazienti nel gruppo placebo dopo la recidiva e molto probabilmente ha influito sul confronto della sopravvivenza globale di Nivolumab da solo rispetto al placebo.

Il vantaggio di sopravvivenza libera da recidiva e di sopravvivenza globale di Nivolumab più Ipilimumab, rispetto al placebo, rafforza il cambiamento della pratica già avviato per il trattamento dei pazienti con melanoma in stadio IV senza evidenza di malattia. ( Xagena2022 )

Livingstone E et al, Lancet 2022; 400: 1117-1129

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