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Correlazioni in Medicina



La tiroidite di Hashimoto influenza i sintomi e la qualità di vita non correlata a ipotiroidismo


La tiroidite di Hashimoto è una malattia comune ed è la causa più frequente di ipotiroidismo. Sintomi e malattie associate alla tiroidite di Hashimoto devono essere considerati causati dall’ipotiroidismo.

Si è ipotizzato che più alti livelli di anticorpi anti-tireoperossidasi ( anti-TPO ) siano associati ad un aumentato carico di sintomi e ad una diminuzione della qualità della vita in un campione rappresentato da donne eutiroidee.

Sono state incluse in uno studio di coorte prospettico 426 pazienti eutiroidee sottoposte ad intervento chirurgico alla tiroide per patologia tiroidea benigna.

Le principali misure di esito erano i livelli pre-operatori di anti-TPO, un questionario sui sintomi, il questionario SF-36 e l'infiltrazione linfocitaria del tessuto tiroideo, valutata mediante istologia.

L'esame istologico ha rivelato tiroidite di Hashimoto in 28 soggetti su 426 ( 6.6% ).

E’stato fissato un cut-off per anti-TPO di 121.0 UI/ml ( sensibilità 93.3%, specificità 94.7% ) per predire la presenza di segni istologici di tiroidite di Hashimoto.

Il numero medio di sintomi riportati è risultato significativamente più alto nei pazienti con livelli di anticorpi anti-TPO superiori a 121.0 UI/ml rispetto all’altro gruppo ( 6.7 vs 4.1, P inferiore a 0.001 ).

Non ci sono state differenze nei livelli preoperatori di ormone stimolante la tiroide ( TSH ) ( 1.7 vs 1.5 microU/ml, rispettivamente, P=0.155 ).

Stanchezza cronica, capelli secchi, irritabilità cronica, nervosismo cronico, una storia di cancro al seno e aborto spontaneo precoce e minore qualità di vita sono risultati significativamente associati a livelli di anticorpi anti-TPO superiori al cut-off ( P inferiore a 0.05 ).

In conclusione, le donne con tiroidite di Hashimoto soffrono di un elevato carico di sintomi. L’ipotiroidismo è solo un fattore che contribuisce allo sviluppo di condizioni associate. ( Xagena2011 )

Ott J et al, Thyroid 2011; 21 : 161-167


Endo2011


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