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Correlazioni in Medicina



L’FDA ha approvato Xigris per il trattamento della sepsi con disfunzione d’organo


L’FDA ha autorizzato la commercializzazione di Xigris , Drotrecogin alfa ( attivato) da parte di Eli Lilly.

Negli Stati Uniti la sepsi è la principale causa di morte non cardiologica presso le Unità di Cura Intensiva ( UCI).Ogni anno vengono diagnosticati 750.000 nuovi casi di sepsi.

La sepsi è una malattia caratterizzata da un’esagerata risposta sistemica alle infezioni, che può condurre a disfunzione d’organo con un’alta incidenza di morte. La sepsi può colpire soggetti affetti da polmonite, trauma, sottoposti a chirurgia, ustionati o con tumore o AIDS.
Una volta che il processo septico è attivato si ha una cascata di fattori infiammatori e di coagulazione.
Le citochine infiammatorie ( es TNF, Interleukina-1) sono capaci di alterare la coagulazione e di inibire la fibrinolisi, mentre la trombina procoagulante stimola le vie infiammatorie multiple.
La Proteina C è uno zimogeno che si trova nel plasma ed in presenza della trombina in complesso con la trombomodulina viene convertita a Proteina C attivata ( APC). L’APC con la Proteina S inattiva il Fattore Va e VIIIa e limita la formazione di trombina. In questo modo l’APC esercita un effetto antitrombotico.
Nei pazienti con sepsi grave si osserva una deficienza di Proteina C attivata, endogena. Questa deficienza è ritenuta contribuire alla coagulopatia ed all’eccessivo sttao infiammatorio che caratterizza la sepsi.

Lo studio PROWESS è stato interrotto prima del tempo, a causa dell’elevata capacità del Drotrecogin alfa, detto anche Proteina C attivata, umana ricombinante (rhAPC) nel ridurre la mortalità.

L’obiettivo dello studio PROWESS ( PROtein C Worldwide Evaluation in Severe Sepsis) è stato quello di valutare se il Drotrecogin alfa attivato fosse in grado di ridurre la mortalità nei pazienti con sepsi e disfunzione d’organo. I pazienti con infiammazione sistemica ed insufficienza d’organo dovuta ad infezione acuta, sono stati assegnati a ricevere un’infusione endovenosa di placebo o di Drotrecogin alfa attivato ( 24 microg per kg di peso corporeo per ora) per una durata totale di 96 ore.
L’oservazione è stata stabilita al 28^ giorno dall’inizio della terapia.
I pazienti sono stati monitorati per evidenziare possibili effetti indesiderati, cambiamenti nei segni vitali, alterazioni biochimiche e sviluppo di anticorpi neutralizzanti la Proteina C attivata. Un totale di 1.690 pazienti sono stati randomizzati a ricevere placebo ( n= 840) o Drotrecogin alfa attivato( n= 850). La percentuale di mortalità è risultata del 30,8% nel gruppo placebo e del 24,7% nel gruppo di trattamento attivo.
La terapia a base di Drotrecogin alfa attivato ha prodotto una riduzione della mortalità del 19,4% ed una riduzione assoluta del rischio di morte del 6,1%.
L’incidenza di gravi emorragie è risultata maggiore con il Drotrecogin rispetto al placebo ( 3,5% versus 2%) ( Bernard Gr et al, N Engl J Med 2001; 344: 699-709).

Il Drotrecogin alfa , per la sua capacità di favorire il sanguinamento, è controindicato nei soggetti con: emorragia interna attiva, ictus emorragico recente ( entro 3 mesi), dopo chirurgia intracranica o intraspianle, grave trauma cranico richiedente ospedalizzazione ed in presenza di tumori intracranici.


Carlo Franzini


Xagena2001

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