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Correlazioni in Medicina



Accuratezza diagnostica del fattore di crescita placentare nelle donne con sospetta preeclampsia


I disturbi ipertensivi della gravidanza sono una delle principali cause di morte e invalidità per le donne incinte e i loro bambini.
La diagnosi di preeclampsia mediante pressione sanguigna e proteinuria è di uso limitato perché sono caratteristiche secondarie e tardive della malattia.

Il fattore di crescita placentare ( PlGF ) è un fattore angiogenico, un marcatore secondario associato alla disfunzione placentare nella preeclampsia, con basse concentrazioni plasmatiche nella malattia.

In uno studio multicentrico prospettico, è stata analizzata l'accuratezza diagnostica di una bassa concentrazione plasmatica di PlGF ( inferiore al 5° percentile per la gestazione, test Alere Triage ) in donne che si sono presentate con una sospetta preeclampsia tra 20 e 35 settimane di gestazione ( e fino a 41 settimane di gestazione come analisi secondaria ).

L’esito era il parto per preeclampsia confermata entro 14 giorni.

Delle 625 donne, 346 ( 55% ) hanno sviluppato preeclampsia confermata.

In 287 donne arruolate prima della 35ª settimana di gestazione, PlGF inferiore al 5° percentile ha avuto alta sensibilità ( 0.96 ) e valore predittivo negativo ( 0.98 ) per preeclampsia entro 14 giorni; la specificità è stata inferiore ( 0.55 ).

L’area sotto la curva ROC per un basso valore di PlGF ( 0.87 ) per prevedere preeclampsia entro 14 giorni è stata più ampia di tutti gli altri test comunemente usati, singolarmente o in combinazione in donne che presentavano una sospetta preeclampsia ( P minore di 0.001 per tutti i confronti ).

In conclusione, nelle donne che si presentano prima di 35 settimane di gestazione con sospetto di preeclampsia, saggio di Alere Triage ha alta sensibilità e valore predittivo negativo per preeclampsia entro 14 giorni, è migliore di altri test attualmente utilizzati e rappresenta un'aggiunta innovativa per la gestione di queste donne. ( Xagena2013 )

Chappel LC et al, Circulation 2013; 128: 2121-2131

Cardio2013 Diagno2013


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