La metabolomica prevede la recidiva di ictus dopo un attacco ischemico transitorio
Sono stati ricercati, tramite la metabolomica, nuovi biomarcatori candidati per recidiva di ictus con una potenza di previsione superiore a quella degli attuali marcatori.
L’analisi metabolomica è stata eseguita mediante cromatografia liquida accoppiata alla spettrometria di massa in campioni di plasma da una coorte iniziale di 131 pazienti con attacco ischemico transitorio ( TIA ) reclutati meno di 24 ore dopo l'insorgenza dei sintomi.
L’analisi del pattern e il profilo metabolomico hanno rivelato biomarcatori specifici di recidiva di ictus e aterosclerosi delle grandi arterie.
L'uso di questi metodi in una coorte indipendente ( 162 soggetti ) ha confermato i risultati ottenuti nella prima coorte.
Le analisi metabolomiche potrebbero predire la recidiva di ictus con metodi di riconoscimento.
Le basse concentrazioni di una specifico lisofosfatidilcolina ( LysoPC16:0 ) sono risultate significativamente associate con recidiva di ictus.
Inoltre, è emersa anche LysoPC20:4 come potenziale biomarcatore di recidiva di ictus, aumentando la potenza di previsione di età, pressione arteriosa, caratteristiche cliniche, durata dei sintomi, scala del diabete ( ABCD2 ) e aterosclerosi delle grandi arterie.
Gli individui che presentano recidiva precoce ( meno di 3 mesi ) hanno un modello metabolomico specifico, diverso da quello dei soggetti senza recidiva di ictus e con recidiva tardiva.
Infine, è stato descritto anche un potenziale biomarcatore di aterosclerosi delle grandi arterie, LysoPC22:6.
In conclusione, l'uso della metabolomica nella ricerca di biomarcatori di recidiva di ictus migliora il potere predittivo dei predittori convenzionali come ABCD2 e aterosclerosi delle grandi arterie.
Inoltre, i metodi con riconoscimento di pattern permettono di discriminare non solo i pazienti con recidiva di ictus, ma anche i casi di recidiva di ictus precoce e tardiva. ( Xagena2015 )
Jové M et al, Neurology 2015;84:36-45
Neuro2015