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Correlazioni in Medicina



Incidenza di cardiomiopatia di Chagas tra ex-donatori di sangue asintomatici sieropositivi per Trypanosoma cruzi


Pochissimi studi hanno misurato la penetranza della malattia e i fattori prognostici della cardiomiopatia di Chagas tra le persone asintomatiche infettate da Trypanosoma cruzi.
È stato effettuato uno studio retrospettivo di coorte tra donatori di sangue, inizialmente sani, con una donazione indice sieropositiva per Trypanosoma cruzi, e soggetti sieronegativi abbinati per età, sesso e periodo tra il 1996 e il 2002 nelle città brasiliane di San Paolo e Montes Claros.

Nel periodo 2008-2010, tutti i soggetti sono stati sottoposti ad anamnesi, esame fisico, ECG ed ecocardiogramma.
Sono stati esaminati i risultati di ECG ed ecocardiogramma, e i rilevamenti con risultati anomali sono stati sottoposti a tre cardiologi in cieco che hanno giudicato l'esito della cardiomiopatia di Chagas.
Sono state valutate anche le associazioni con la cardiomiopatia di Chagas.

Il tempo medio di follow-up tra donazione indice e valutazione dell’esito è stato di 10.5 anni per i soggetti sieropositivi e 11.1 anni per i sieronegativi.

Tra i 499 soggetti sieropositivi per Trypanosoma cruzi, 120 ( 24% ) avevano cardiomiopatia di Chagas definita, mentre tra i 488 soggetti sieronegativi per Trypanosoma cruzi, 24 ( 5% ) avevano cardiomiopatia, con una differenza di incidenza di 1.85 per 100 anni-persona attribuibile alla infezione da Trypanosoma cruzi.

Dei 120 soggetti sieropositivi classificati come affetti da cardiomiopatia di Chagas, solo 31 ( 26% ) ha presentato una frazione di eiezione inferiore al 50% e solo 11 ( 9% ) sono stati classificati appartenenti alla classe NYHA II o superiore.

La cardiomiopatia di Chagas è stata associata ( P minore di 0.01 ) con sesso maschile, storia di ECG anormale e presenza di tono cardiaco S3.

In conclusione, c'è stata una sostanziale incidenza annuale di cardiomiopatia di Chagas tra i donatori di sangue inizialmente asintomatici sieropositivi per Trypanosoma cruzi, anche se la malattia era lieve al momento della diagnosi. ( Xagena2013)

Sabino EC et al, Circulation 2013; 127: 1105-1115

Cardio2013 Inf2013


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