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Correlazioni in Medicina



SELECT-MONOTHERAPY, Upadacitinib ha incontrato gli endpoint primari nei pazienti con artrite reumatoide e risposta inadeguata al Metotrexato


Sono stati presentati i risultati dello studio clinico di fase 3 SELECT-MONOTHERAPY.
Questo studio, attualmente in corso, sta valutando Upadacitinib ( ABT-494 ), un inibitore selettivo JAK1 per via orale, come trattamento in monoterapia nei pazienti con artrite reumatoide da moderata a grave che non hanno risposto adeguatamente al trattamento con Metotrexato.
I risultati hanno mostrato che dopo 14 settimane di trattamento, entrambe le dosi giornaliere di Upadacitinib ( 15 mg e 30 mg ) hanno raggiunto gli endpoint primari dello studio, ACR20 e bassa attività della malattia, rispetto alla precedente terapia con Metotrexato.
Entrambe le dosi hanno anche raggiunto tutti i principali endpoint secondari.

L'artrite reumatoide, che colpisce circa 23.7 milioni di persone in tutto il mondo, è una malattia cronica e debilitante.
Il Metotrexato è comunemente usato come terapia di prima linea in questa patologia, ma molti pazienti non-rispondono o non-tollerano questo farmaco antireumatico modificante la malattia ( DMARD ), il che li mette a rischio di progressione della malattia reumatica.

Lo studio SELECT-MONOTHERAPY ha valutato l'impatto clinico del passaggio da Metotrexato a Upadacitinib come monoterapia in pazienti con risposta inadeguata al Metotrexato.
E' emerso che entrambe le dosi di Upadacitinib possono fornire risposte clinicamente significative.

Lo studio ha mostrato, alla settimana 14, che il 68/42/23% dei pazienti trattato con 15 mg di Upadacitinib una volta al giorno e il 71/52/33% dei pazienti trattati con 30 mg una volta al giorno di Upadacitinib ha ottenuto una risposta ACR20 / ACR50 / ACR70, contro 41/15/3% dei pazienti che hanno continuato il trattamento con Metotrexato.
Questi risultati erano statisticamente significativi ( p inferiore a 0.001 per tutti i confronti ) rispetto ai pazienti che hanno continuato con la dose basale di Metotrexato.

Inoltre, una proporzione significativamente maggiore di pazienti con Upadacitinib in entrambi i gruppi di dosaggio ha raggiunto, alla settimana 14, gli obiettivi di bassa attività di malattia e di remissione clinica rispetto ai pazienti che hanno continuato il trattamento con Metotrexato ( p inferiore a 0.001 ).
La bassa attività di malattia è stata raggiunta dal 45% e dal 53% dei pazienti nei gruppi, rispettivamente, 15 mg e 30 mg, rispetto al 19% dei pazienti che hanno continuato ad assumere Metotrexato.
La remissione clinica è stata raggiunta dal 28% e dal 41% dei pazienti, rispettivamente, nei gruppi 15 e 30 mg, contro l'8% dei pazienti che hanno continuato il Metotrexato.

Il profilo di sicurezza di Upadacitinib è risultato coerente con gli studi clinici SELECT di fase 3 precedentemente riportati e gli studi di fase 2.
Non sono stati rilevati nuovi segnali di sicurezza.
Eventi avversi gravi si sono verificati nel 5/3% dei pazienti rispettivamente nei gruppi 15 e 30 mg di Upadacitinib, contro il 3% nel gruppo Metotrexato.
Un paziente, con preesistenti fattori di rischio cardiovascolare, è andato incontro a un evento fatale di ictus emorragico causato da una rottura aneurismatica, mentre stava assumendo Upadacitinib 15 mg.
E' stato riscontrato un evento di embolia polmonare, che si è verificato nel gruppo con dose da 15 mg in un paziente con fattori di rischio preesistenti per embolia polmonare.
Nell'ambito del Programma di artrite reumatoide SELECT, il tasso di trombosi venosa profonda ed embolia polmonare rimane coerente con il tasso basale per la popolazione di pazienti affetti da artrite reumatoide. ( Xagena2017 )

Fonte: Abbvie, 2017

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