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Correlazioni in Medicina



Rituximab nel trattamento della anemia autoimmune refrattaria in età pediatrica


Uno studio, compiuto presso diversi Centri in Italia, ha valutato il Rituximab ( in Usa: Rituxan, in Italia: Mabthera ) nel trattamento dell’anemia emolitica autoimmune resistente al trattamento convenzionale.

A 15 bambini è stato somministrato Rituximab ( 375 mg/m2 ) in media 3 volte alla settimana.

Tutti i pazienti avevano ricevuto precedentemente 2 o più cicli di terapia immunosoppressiva.
Due pazienti erano stati sottoposti a splenectomia.

Dopo aver completato il trattamento i pazienti hanno ricevuto , per 6 mesi, immunoglobuline per via endovenosa.

I periodo di follow-up ( osservazionale ) è stato in media di 13 mesi.

L’87% dei pazienti ( n=13 ) ha risposto al trattamento, mentre 2 pazienti non hanno presentato alcun miglioramento.

Tre pazienti hanno recidivato dopo 7, 8 e 10 mesi dopo la somministrazione del Rituximab , e sono stati sottoposti ad un secondo ciclo. La remissione è stata raggiunta in tutti e tre i pazienti.

Secondo gli Autori il Rituximab è risultato sia sicuro che efficace nel ridurre o anche abolire l’emolisi nei bambini con anemia emolitica autoimmune. ( Xagena2003 )

Zecca M et al, Blood 2003; 101:3857-3861


Emo2003 Farma2003

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