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Correlazioni in Medicina



Densitometria corneale come tecnica innovativa per il monitoraggio della terapia con Amiodarone


L'efficacia clinica e la tossicità dell’Amiodarone ( Cordarone ) possono essere determinate in modo più efficace per deposizione tissutale anziché dai livelli plasmatici del farmaco.
Pertanto, la densitometria corneale potrebbe essere utile per il monitoraggio terapeutico.

Uno studio ha valutato la densitometria corneale di Scheimpflug nei pazienti con cheratopatia da Amiodarone arruolando consecutivamente 66 pazienti in terapia con Amiodarone e 66 controlli sani.
I pazienti sono stati esaminati utilizzando l'Oculus Pentacam ( Wetzlar, Germania ).

I dati di densitometria provenienti dai diversi strati corneali e dai differenti anelli sono stati analizzati e confrontati con i valori di densitometria dei controlli sani.
Sono stati anche determinati: durata del trattamento, dose cumulativa, stadio Orlando ( biomicroscopia a fessura ) e concentrazioni sieriche di Amiodarone e N-desetilAmiodarone.

La luce retrodiffusa corneale totale allo spessore corneale totale e al diametro totale è risultata significativamente più alta nel gruppo Amiodarone rispetto al gruppo di controllo ( gruppo cheratopatia da Amiodarone: 28.3; gruppo di controllo: 24.4; P inferiore a 0.001 ).

Dividendo la superficie corneale in diversi strati a spessore totale, le differenze sono state significative in tutti gli strati ( P inferiore a 0.001 ).

Le concentrazioni sieriche del metabolita N-desetilAmiodarone sono risultate correlate ai valori di densitometria, soprattutto nell'anello da 0-2 mm nello strato anteriore ( r=0.419; P=0.001 ), mentre la dose cumulativa e la durata del trattamento erano correlate significativamente ai valori di densitometria nell'anello da 0-2 mm allo spessore totale ( P=0.014 e P=0.022, rispettivamente ).

In conclusione, la densitometria corneale è un utile metodo oggettivo per quantificare la cheratopatia da Amiodarone e può aiutare nel monitoraggio della terapia con Amiodarone.
La concentrazione sierica del metabolita attivo N-desetilAmiodarone è correlata con il grado di cheratopatia nello strato anteriore, mentre i cambiamenti cronici nello stroma sono correlati con la dose cumulativa e la durata del trattamento. ( Xagena2016 )

Alnawaiseh M et al, Ophthalmology 2016; 123: 2294-2299

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