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Correlazioni in Medicina



Targretin nel trattamento del linfoma cutaneo a cellule T


Targretin, il cui principio attivo è Bexarotene, trova impiego nel trattamento delle manifestazioni cutanee visibili nei pazienti con linfoma cutaneo a cellule T ( CTCL ). Il linfoma cutaneo a cellule T è un raro tipo di linfoma ( tumore del tessuto linfatico ), che si manifesta con la crescita a livello cutaneo di un tipo particolare di globuli bianchi ( cellule T ). Targretin è impiegato nei pazienti a uno stadio avanzato della malattia e che non hanno risposto ad almeno un trattamento precedente.
Targretin è disponibile in capsule molli di colore bianco ( 75 mg ).

La terapia con Targretin deve essere iniziata e proseguita solo da medici esperti nel trattamento di pazienti affetti da linfoma cutaneo a cellule T.
La dose di Targretin dipende dalla superficie corporea del paziente misurata in metri quadrati ( m2 ). La dose iniziale consigliata è di 300 mg/m2/die. La dose può essere aggiustata a seconda della risposta del paziente al trattamento o degli effetti collaterali. La terapia va continuata finché il paziente ne trae beneficio.
Targretin capsule deve essere assunto in un’unica dose giornaliera, durante un pasto.

Il Bexarotene è un agente antitumorale appartenente al gruppo dei retinoidi, sostanze derivate dalla vitamina A. L’esatto meccanismo d’azione di Bexarotene nel linfoma cutaneo a cellule T non è noto.

L’efficacia di Targretin è stata esaminata in 2 studi condotti su un totale di 193 pazienti con linfoma cutaneo a cellule T che non avevano risposto ad almeno 2 precedenti trattamenti. Gli studi non prevedevano un gruppo di controllo; 93 di questi pazienti si trovavano a uno stadio avanzato della malattia ed erano refrattari ad altri trattamenti. 61 pazienti sono stati trattati con la dose iniziale di 300 mg/m2/giorno. Il principale indicatore dell’efficacia era la risposta al trattamento a distanza di 16 settimane, misurata dalla valutazione del miglioramento da parte del medico e da un punteggio ottenuto in base a 5 segni clinici ( area della cute interessata, arrossamento, zone sollevate, cute a squame e colorazione ).

Nell’ambito dei due studi, dei pazienti trattati con 300 mg/m2 circa la metà ha risposto al trattamento, stando alla valutazione del medico. Per quanto riguarda il tasso di risposta ottenuto in base al punteggio a 5 segni clinici, sono state raccolte, rispettivamente, le seguenti percentuali: 36% e 27%.

Gli effetti indesiderati osservati più frequentemente con Targretin ( in più di 1 paziente su 10 ) sono leucopenia, ipotiroidismo, iperlipemia, ipercolesterolemia, dermatite esfoliativa, prurito, eritema, dolore, mal di testa e astenia.

Targretin non va usato nei pazienti che potrebbero essere ipersensibili ( allergici ) a Bexarotene o a una qualsiasi delle altre sostanze. Targretin non deve inoltre essere somministrato a: donne in gravidanza o allattamento; donne che potrebbero diventare gravide; persone che hanno sofferto in passato di pancreatite; persone con ipercolesterolemia non-controllata; persone con ipertrigliceridemia non-controllata; soggetti affetti da ipervitaminosi A; persone affette da malattia della tiroide non-controllata; persone con malattie del fegato; persone con un’infezione in atto. ( Xagena2007 )

Fonte: EMEA, 2007


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