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Correlazioni in Medicina



Dismenorrea


Indica il verificarsi di un flusso doloroso. La donna avverte una sensazione di malessere durante la mestruazione tale da interferire con il normale svolgimento delle occupazioni quotidiane.
Possiamo distinguere la :
Dismenorrea primaria - causata da fattori intrinseci alla fisiologia uterina, in assenza di alterazioni macroscopiche rilevabili negli organi pelvici. In genere l’inizio del disturbo risale all’epoca del menarca, e quasi sempre associato a cicli ovulatori.
Il dolore è crampiforme, localizzato in regione pubica con irradiazione ai fianchi, in regione lombare e nella parte interna delle cosce, è concomitante all’inizio del flusso mestruale ma può precederlo di 12-24 ore e di solito persiste per 1-2 giorni.
Spesso si associa a uno o più sintomi sistemici ( nausea, vomito, stanchezza, lombalgia, diarrea, cefalea ), si definisce “sindrome dismenorroica”.
Si ritiene che alla base della dismenorrea primaria vi sia un’aumentata produzione di prostaglandine nelle prime 48 ore del flusso, a livello endometriale, che vanno ad aumentare la contrattilità miometriale, provocano vasocostrizione con conseguente ischemia uterina e provocano l’abbassamento della soglia di stimolazione al dolore.

Dismenorrea secondaria - è dovuta ad una patologia pelvica, la comparsa della sintomatologia è tardiva e non congenita.
Tra le cause abbiamo: endometriosi, dispositivi intrauterini, flogosi e infezioni pelviche, adenomiosi, miomi e polipi uterini, sinechie, stenosi cervicale, cisti ovariche e sindrome da congestione pelvica.

Alla dismenorrea si può associare la sindrome premestruale caratterizzata da stanchezza, labilità emotiva e depressione. Può iniziare già 10-14 giorni prima del flusso e si riduce durante le mestruazioni.

Terapia

Nella dismenorrea primaria si possono usare, FANS ( antinfiammatori non steroidei ) che vanno ad inibire la sintesi delle prostaglandine, Contraccettivi orali che vanno a ridurre la crescita endometriale e la concentrazione di prostaglandine, Calcio antagonisti che hanno un’azione antipertensiva. ( Xagena2010 )



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