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Correlazioni in Medicina



Avelumab più Axitinib nei timomi di tipo B3 e nei carcinomi timici non-resecabili o metastatici: studio CAVEATT


I pazienti con timoma di tipo B3 avanzato e carcinoma timico resistente alla chemioterapia hanno poche opzioni terapeutiche.

Sono stati riportati i risultati di efficacia e sicurezza della combinazione dell'inibitore anti-PD-L1 Avelumab ( Bavencio ) con il farmaco anti-angiogenesi Axitinib ( Inlyta ) nei pazienti con timoma di tipo B3 avanzato e carcinoma timico.

CAVEATT era uno studio a braccio singolo, multicentrico, di fase 2, condotto in due Centri italiani ( Istituto Europeo di Oncologia e Istituto Humanitas di Milano ) nei pazienti con timoma di tipo B3 o carcinoma del timo confermati istologicamente, con malattia in stadio avanzato che era progredita dopo almeno una linea di chemioterapia a base di Platino.

Il precedente trattamento con un farmaco anti-angiogenesi era consentito ma non con inibitori del checkpoint immunitario.
Altri criteri di inclusione erano età pari o superiore a 18 anni, ECOG performance status di 0-2, malattia progressiva e presenza di malattia misurabile secondo i criteri RECIST versione 1.1.

I pazienti hanno ricevuto Avelumab 10 mg/kg per via endovenosa ogni 2 settimane e Axitinib 5 mg per via orale due volte al giorno fino a progressione della malattia o a tossicità inaccettabile.

L'endpoint primario era il tasso di risposta globale ( ORR ) valutato a livello centrale secondo RECIST versione 1.1.

I pazienti che hanno ricevuto almeno un ciclo di trattamento e sono stati sottoposti ad almeno una scansione CT ( tomografia computerizzata ) dopo l'inizio del trattamento al momento previsto dal protocollo sono stati giudicati valutabili per la risposta e sono stati inclusi nelle analisi di efficacia e sicurezza.

Tra il 2019 e il 2021 sono stati arruolati 32 pazienti. 27 pazienti avevano un carcinoma del timo, 3 un timoma di tipo B3 e 2 un timoma misto di tipo B3 e carcinoma del timo. 29 su 32 pazienti ( 91% ) avevano malattia in stadio IVB e 13 su 32 ( 41% ) erano stati pretrattati con un farmaco anti-angiogenesi.

In tutto 11 pazienti su 32 hanno avuto una risposta globale; quindi il tasso di risposta globale è stato del 34%; nessun paziente ha avuto una risposta completa, 11 ( 34% ) hanno avuto una risposta parziale, 18 ( 56% ) hanno avuto una malattia stabile e in 2 pazienti ( 6% ) la malattia progressiva è stata la migliore risposta.

L'evento avverso di grado 3 o 4 più comune è stata l'ipertensione ( grado 3 in 6 su 32 pazienti, 19% ).
4 pazienti su 32 ( 12% ) hanno sviluppato eventi avversi gravi che erano eventi avversi immuno-correlati di nuova insorgenza, tra cui una polmonite interstiziale di grado 3, una polimiosite di grado 4 e due polimiositi di grado 3.
Non ci sono stati decessi correlati al trattamento.

Avelumab combinato con Axitinib ha mostrato una promettente attività antitumorale e una tossicità accettabile nei pazienti con timoma di tipo B3 avanzato e carcinoma timico in progressione dopo la chemioterapia e potrebbe emergere come nuova opzione terapeutica standard in questo contesto. ( Xagena2022 )

Conforti F et al, Lancet Oncology 2022; 23: 1287-1296

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